Che il vostro spirito sia green, avventuriero o semplicemente siate persone dotate di un certo ecletticismo, sappiate che il Friuli Venezia Giulia può soddisfare molte delle vostre necessità in fatto di accoglienza. Per vivere in senso pieno il claim “ospiti di gente unica”, facciamo una rassegna di luoghi inusuali dove poter soggiornare in Friuli Venezia Giulia.
Casa Oberrichter
I proprietari lo definiscono come un rifugio per l’anima, e Casa Oberrichter a Malborghetto, non è annoverabile tra le classiche strutture dove poter alloggiare. E’ un museo, hotel, ristorante, negozio di articoli da regalo, laboratorio di artigianato artistico, sede di corsi di pittura, e potremmo andare avanti così ancora per un po’.. ma quello che è certo è che ha un’atmosfera e un fascino difficili da trovare anche fuori Regione. La location sembra uscire da un libro di favole natalizie; è un palazzetto bamberghese del 1400, ristrutturato in modo incredibile per mantenere le linee originali, pensate solo che il pavimento, che è quello originale, ha 600 anni! Per buttare giù altri “carichi di briscola”, al pianterreno ci sono anche i resti di almeno due abitazioni romane. Le stanze ospitano numerose e preziose collezioni, tra cui più di 500 spazzacamini, porcellane e cristalli antichi e 2000 giocattoli di legno, prodotti nelle Alpi Centro-Orientali, dal 1875 al 1994. Se capitate da quelle parti dovete entrarci anche solo per bere un caffè, l’area del cervello riservata allo stupore, vi ringrazierà! Fortemente sconsigliato solo a chi ha paura dei Krampus!
https://www.casa-oberrichter.com/
Il progetto Friland
“Una stanza nella natura” è il claim di Friland. Ed è davvero il miglior riassunto possibile! L’obiettivo del progetto è di offrire al cliente l’occasione di fuggire dal caos quotidiano soggiornando in quella che appare, fin da subito, come un’accogliente casetta in legno: nomade, ecologica e autosufficiente.
Si tratta di un’esperienza innovativa, dove darsi la possibilità di ritrovare il giusto tempo e il giusto spazio. Ottima per riallineare lo spirito, rigenerare mente e corpo e godere del silenzio e dei suoni della natura circostante. Per semplificarla brutalmente, è un miniappartamento ecofriendly che si parcheggia in alcuni degli scorci più belli del Friuli Venezia Giulia, in alcune delle località che non possono ospitare per motivi di spazio o ambientali, delle strutture turistiche diverse. Le casette sono autosufficenti per 5 giorni, hanno bagno con doccia, cucina e riscaldamento\clima e assolutamente senza wifi e tv.
La cultura promossa è quella del viaggio lento e sostenibile, attraverso un approccio diverso che – magari – col tempo può trasformarsi in un vero e proprio stile di vita. Potremmo parlare un sacco di questo progetto, (già vincente in partenza) ma le foto ed i luoghi da sogno dove le casette vengono di volta in volta spostate ed installate parlano da sole. Inventando percentuali a caso, l’esperienza Friland, fa da sola un 30% delle foto su instagram del FVG ! Per darvi un’idea, i luoghi fantastici che questa idea visionaria ha visitato sino ad oggi sono; la tenuta del castello d’Arcano, i laghetti rossi di Capriva, il bosco degli abeti di risonanza, i laghi di Fusine, la laguna di Marano, l’altopiano di Monte Prat e i vigneti delle colline di Buttrio…
Dormire in una Pigna
Tra i boschi incontaminati delle Alpi Giulie, a 1.250 metri d’altezza, si nascondono due tree-house eco-sostenibili e davvero originali, realizzate in legno e studiate in ogni dettaglio, dove è possibile dormire sospesi a dieci metri di altezza e addormentarsi guardando le stelle.
Il progetto, che si chiama Pigna, (Pigna what else?!) è stato realizzato a Ugovizza, le casette sospese da terra grazie al supporto degli alberi e ad una struttura portante, si sviluppano su tre livelli. Al primo piano, che si trova a circa 2,5 metri di altezza dal suolo, puoi ammirare a 360° il paesaggio circostante: prati, boschi e cime innevate. Salendo al secondo livello c’è il piccolo soggiorno, con cucina, servizi, angolo cottura e salottino.
Salendo ancora le scale ci si ritrova nell’area notte, a 10 metri d’altezza. Qui il pavimento è circolare ed ospita un letto matrimoniale, sopra al quale un’apertura vetrata offre una notte indimenticabile sotto le stelle, con vista sul cielo delle Alpi
La casa sull’albero Pigna è eco-sostenibile: realizzata in bio-architettura quasi interamente in legno locale, prelevato secondo i principi della selvicoltura naturalistica, la sua energia è al 100% da fonti rinnovabili, ha lampadine a basso consumo e riduttori di flusso per l’acqua. Non solo, la casa sull’albero è accessibile a tutti: le soluzioni architettoniche studiate infatti permettono la fruibilità delle strutture anche alle persone con disabilità motorie.
Un consiglio è di prenotare con largo anticipo le pigne, sono decisamente accattivanti, sono solo 2 ed è difficile trovarle disponibili.
www.internimagazine.it/interior/case/una-pigna-come-casa
Dolce sonno in acetaia.
La Subida è un insieme di concetti; un sogno (dei proprietari), ristorazione stellata, armonia con la natura ed anche una concezione diversa di ospitalità. Focalizzandoci sull’ultimo aspetto possiamo descrivere il progetto, come un “Bio” Country Resort. Ci troviamo nelle colline del Collio goriziano, a pochi minuti d’auto dal centro di Cormòns, in mezzo ai vigneti più famosi d’Italia e a due passi dal confine con la Slovenia.
Sparpagliate all’interno del bosco e nelle pertinenze di ristorante e osteria, si nascondono soluzioni di accoglienza davvero uniche; le case e le dimore. Le strutture, che hanno titolazioni come la libreria, il nido, la casa relax, o addirittura la stanza nel fieno o l’acetaia, non hanno dei nomi dati a caso, ma riflettono davvero l’arredamento o l’idea dell’alloggio.
Così la stanza nel fienile è un vero e proprio fienile aperto dove al suo interno è stato collocato un letto coperto da un baldacchino immerso nel fieno. Mentre l’acetaia è veramente il luogo in cui viene prodotto il famoso aceto della Subida!
Tutte le strutture sono state progettate per inserirsi nella natura circostante. Sono stati utilizzati materiali naturali sia nella realizzazione che nella scelta degli interni. E vogliamo parlare delle vasche da bagno open air in mezzo al bosco?!
https://www.lasubida.it/ospitalita/le-dimore/
…ed entrammo a veder le stelle!
Se avete sempre trovato romantico dormire sotto una coperta di stelle, ma vivendo in centro città, le stelle non le vedete neanche col telescopio…perché non vi fate un giro a Lusevera?!
Le casette offerte da LaAleGra si trovano all’interno del Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Il tetto è interamente in vetro per una totale immersione nella natura e permettono, data l’assenza di inquinamento luminoso, di mirar tutti gl’astri (licenza poetica) e le stelle cadenti di San Lorenzo. Semplici e accoglienti, possono essere una buona soluzione per i romantici, i turisti di passaggio e gli escursionisti (si trovano nel crocevia di diversi sentieri). Studiate per ridurre l’impatto ambientale, le casette fanno uso di bagni ecologici e di luci solari e sono senza riscaldamento. Ah, ogni ospite dovrà portare il suo sacco a pelo e asciugamani.
Oltre alla vista del cielo stellato e un’ampia visuale sulla vallata ai piedi dei Monti Musi, le casette sono immerse nella natura anche nella parte inferiore, sono infatti posizionate in mezzo al prato dove pecore, conigli e asini pascolano liberi, senza limiti spaziali.
Per arrivarci, dall’agriturismo che le gestisce e che provvede anche al vitto, è necessario fare un percorso a piedi all’interno del parco di circa 5/10 minuti.
Tra le altre cose inusuali, è possibile anche provare la casetta per l’apiterapia.
https://www.airbnb.it/rooms/44083067?source_impression_id=p3_1640680325_mcx9FLJbjnDTZrUC
Il Tree Village di Claut
Il nome non lascia spazio a dubbi, il Tree Village è un intero villaggio di case sugli alberi, circondato dal bosco con tanto di orto biologico. Le casette di legno sono essenziali, ma l’esperienza non si limita a dormire immersi nella natura: le proposte accessorie sono le camminate nella natura, i bagni di fieno, i cestini del picnic, le cene in locali tipici convenzionati e c’è il percorso Kneipp nel torrente Settimana.
L’idea, che può sembrare avvincente solo per dei bambini iperattivi, in realtà è davvero carina; prima di tutto per la location; la zona di Claut è effettivamente molto bella, dormire in un bosco è un’esperienza rigenerante e poi, in quali altri posti realizzi il sogno di dormire nella casa sull’albero che i tuoi genitori non ti hanno mai voluto costruire!?!? L’unica nota stonata, è che si parla comunque di case sull’albero, quindi non aspettatevi una baita di Sankt Moritz. Per pernottare, come si fa nei film americani, è necessario avere il proprio sacco a pelo, oppure è sempre possibile noleggiarlo presso la reception.
La casa del mugnaio
Novacco è un piiiiiicccolo borgo rurale con una manciata di case, isolato nel mezzo della campagna friulana in un crocevia di piccole rogge, dove il tempo sembra davvero essersi fermato. Il nome della località deriva dal toponimo celtico-romano (proprietà di Novus), altri lo indicano come toponimo slavo: novak, terreno da poco ridotto a coltura. Per concludere la digressione toponomastica, il piccolissimo nucleo di case gravitava tutto attorno all’antico mulino e appunto alla casa del mugnaio. Quest’ultima costituisce un autentico e rarissimo frammento di medioevo (parliamo dell’anno domini 1300 e spiccioli), conservato inalterato per merito di un sapiente restauro, ed è possibile pernottarci ad uso B&B, circondati da pregiati arredi, rigorosamente d’epoca. Presenta la tipica struttura dell’antico casale recintato da alto muro a secco, con cancello d’accesso ai campi e un lungo portico a tre arcate. E’ inoltre circondato da una riserva protetta: con corsi d’acqua, pioppeti popolati da caprioli, lepri, nutrie, fagiani e aironi, campi e vigneti a perdita d’occhio. Accanto al B&B, troviamo quello che resta dell’antico mulino del XII secolo, considerato il più grande della zona. Nel ‘600 aveva ben quattro ruote, nell’800 cinque, salite poco tempo dopo a sette. Che arroganti questi mugnai di Novacco!
https://b-casa-medievale-del-mugnaio-aiello-del-friuli.hotelmix.it/
Dormire in valle da pesca.
Messa giù così, sembra un’idea umida ed anche un po’ scomoda… Beh, vi sbagliate!
La valle Ca’ del Lovo, a Carlino non è una classica valle da pesca di tipo intensivo, anzi, tutto ruota attorno all’attenzione e al rispetto della natura e dei suoi fragili equilibri: i tempi dei cambi di acqua, l’alimentazione naturale del pesce, e la cura per l’utilizzo dei terreni umidi e non.
In Valle è possibile poi svolgere diverse attività come la Pesca Sportiva, percorsi di Avvicinamento al Cavallo secondo i principi dell’equitazione etica, raccogliere frutta e verdura nel Bio-Orto, svolgere attività di fattoria didattica e sociale e prendere il sole nel mezzo della valle. Su richiesta è anche possibile prenotare un’escursione in carrozza, fare escursioni in laguna e pedalare tra terra e acqua grazie al bike sharing.
L’agriturismo è al centro di tutte queste attività, ed è possibile pernottare in confortevoli camere ricavate dalla vecchia stalla, fare colazione con vista sulla laguna, rilassarsi nella zona wellness esterna o nella piccola Spa, visitare la barricaia di invecchiamento dell’amaro di erbe di laguna e degustarlo. Non è un caso che anche Friland abbia pensato ad installare una delle sue case mobili proprio qui, orientando la casetta in direzione del sorgere del sole in laguna.
https://agriturismo-valle-ca-del-lovo-carlino.hotelmix.it/
Il resort galleggiante.
Sul fiume Tagliamento, a Lignano Riviera, potete dormire su delle case galleggianti. D’estate ovviamente. La struttura delle houseboat è ispirata ai casoni, caratteristiche abitazioni dei pescatori lagunari dell’Alto Adriatico che venivano costruite utilizzando canne palustri, mentre i colori a pastello ricordano le caratteristiche casette di Burano, una delle isole più famose di Venezia. Così vengono descritte nel loro sito. In questo mix di stili che…galleggiano, al Marina Azzurra Resort è possibile scegliere tra tre tipologie di casette:
– Houseboat Garden adagiate all’interno del resort in un’ampia area verde arricchita con piante autoctone;
– Houseboat Lagoon ormeggiate lungo una darsena interna con meravigliose piante acquatiche;
– Houseboat River ormeggiate in modo sicuro lungo la sponda del fiume Tagliamento con accesso tramite banchine in legno esotico.
Sappiate che potete anche avere a vostra disposizione il servizio per il noleggio d’imbarcazioni elettriche per spostarvi a Lignano e dintorni, pranzare a bordo della nave ristorante ed arrivare in spiaggia sfruttando la corrente del fiume Tagliamento. E no, le casette non hanno il motore, se pensavate di parcheggiare direttamente a Terrazza a Mare, beh, scordatevelo!
https://www.marinazzurraresort.com/
Il castelletto
Della ricettività nei castelli parleremo in un secondo momento, se però se cercate una soluzione più piccola ma con ampie sviluppi abitativi, andando a Montina (come doveè?dai!) troverete un castelletto in perfetto eclettismo storicista di derivazione ottocentesca. Arrivati nella frazione di Torreano, si sale una piccola collina tondeggiante tutta coperta da pini e con un corso d’acqua all’interno. Quasi sulla sommità si trova l’edificio seminascosto, la cui struttura risale al 1865, e poco sopra il vertice del “zùc”, ancora un ampio spazio verde. Da qui potete fissare in signorile distanza tutto il resto, guardando dall’alto al basso come farebbe un incensato castellano di secoli fa! Se approfondite tramite sottostante link, scoprirete che la location viene affittata anche per occasioni diverse e festose.
Dormire in un forte della Prima Guerra mondiale
Il forte sul Col Badin è una struttura militare situata nel Comune di Chiusaforte, realizzata ad inizio secolo scorso, faceva parte del sistema difensivo Fortezza Alto Tagliamento-Fella. Sottoutilizzato fino al 1917 è stata una delle prime roccaforti travolte dalla disfatta di Caporetto. Dopo anni di oblio, è stato da pochissimo trasformato in una struttura alberghiera e museale. Quindi, mentre Corpo di Guardia e Alloggio Truppa sono destinati all’orientamento e all’accoglienza dei visitatori, Officina, Deposito Munizioni, Batterie, Galleria dei Fucili e Cofani fanno parte del percorso museale. La storia della Grande Guerra sul territorio viene raccontata dall’architettura e dagli oggetti, e l’esperienza museale segue il concetto del funzionamento del forte come “macchina”. Nel percorso sono state ricavate anche due stanze sonore, dove il visitatore può ascoltare poesie e ricordi recitati nelle diverse lingue di chi si affrontò su questo fronte. La parte dell’ospitalità è rappresentata dall’ostello, realizzato per ricordare gli alloggi di una caserma appunto, ed infatti lo stanzone è lo stesso in cui i militari più di cento anni fa dormivano in attesa di sveglia e alzabandiera. I bagni non sono per fortuna rimasti quelli di una volta, (erano dei buchi nel pavimento!) i posti letto sono abbondanti e c’è anche il servizio di bar e ristorazione.
https://www.facebook.com/Forte-Col-Badin-Bed-Food-100897048390505/
La casa nel Minigolf
A Valbruna si può soggiornare serenamente su una piccola casa a cupola. Costruita interamente in legno, con tutti i servizi essenziali e comodissima, è in posizione strategica per visitare il percorso degli alberi di risonanza. Capita spesso, data la zona defilata, di fare incontri diurni e serali con la fauna selvatica che popola le foreste del tarvisiano. D’inverno è davvero suggestivo, e lo spettacolo attorno, quando la zona è ricoperta dalla neve, è unico. D’estate invece… è bello uguale! Ma quello che rende questa sistemazione così particolare, è che quando l’inverno lascia spazio al manto erboso, le casette si trovano nel bel mezzo di un campo da minigolf. Anzi, si chiama Golf Mini e ha persino 18 buche! Per raggiungere questa perla, attraversate il paese di Valbruna in direzione montagne (vi giuro che le indicazioni sono queste!) e pochi metri prima di arrivare sulla strada che porta in valle, a sinistra, c’è l’indicazione Golf mini.
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